mercoledì 27 febbraio 2019

Le peggiori gabbie

Qui le categorie del valore di ognuno vengono alla luce con una chiarezza assoluta, e non c’è modo di nascondere ad altri, né tanto meno a noi stessi, la nostra natura. Questo mi chiarisce finalmente il vero perché del terrore che tutti abbiamo della galera: ereditariamente sappiamo che là dentro non ci sarà più possibile tenere in piedi la costruzione ideale che noi stessi, aiutati dalla cultura, i soldi, le buone maniere, diligentemente ci siamo costruiti fuori. Ritorna qui a vigere suprema la selezione naturale.
Goliarda Sapienza, L'Università di Rebibbia

 Le peggiori gabbie sono quelle che ci costruiamo con le nostre mani o per senso del dovere o per senso di appartenenza o per fede. Oppure perché nessuno ci ha mai dato l'opportunità di riflettere che la porta di quella gabbia può essere semplicemente aperta non ci sono lucchetti, se non dentro di noi, è una semplice porta su dei cardini basta prendere la maniglia ruotarla aprire e uscire. Cosa c'è di così complicato? La vita, le scelte.

lunedì 25 febbraio 2019

Non è da coraggiosi rinunciare a lottare

Non è da coraggiosi», disse Dorothea, «rinunciare a lottare».
«No, non è da coraggiosi», disse Lydgate, «ma che fare quando si ha paura di una paralisi progressiva?».


George Eliot, Middlemarch

Sto finendo di leggere "Middlemarch" della Eliot che nella battute finali mi sta emozionando parecchio. Purtroppo questi grandi classici dell'800 richiedono un grande sforzo di pazienza che viene poi ampiamente ricompensato. Però ci vuole molta pazienza nella lettura.

E lo stupore è grande quando la bella scrittura, lo stile accurato, diventano strumento di una  profonda introspezione psicologica che riesce a scandagliare ogni remoto anfratto dell'animo umano.

[...]

 E' stata una lettura piacevole, a tratti noiosa (quali classici dell'800 non sono a tratti noiosi?) in cui l 'autrice riesce a scandagliare in profondità l'animo dei suoi protagonisti e la dabbenaggine di una cittadina, Middlemarch, i cui abitanti altolocati (gli umili in questo genere di romanzi sono delle semplici figure sullo sfondo e popolano o le bettole o le mansarde dei loro padroni) giudicano per categorie e senza appello sulla base di una ipocrita moralità. Ci sono pagine molto belle, davvero speciali ed emozionanti. In cui nel racconto non è il fine morale o la favoletta romantica che importa bensì il delinearsi dei singoli caratteri dei vari personaggi e come questi cozzano ognuno con i limiti degli altri.
E' stata una lunga lettura (non l'ho ancora finito in realtà) ma ne valeva la pena.

martedì 19 febbraio 2019

Nostalghia

Mi appunto qui questo bel post di Gianfranco Massetti sul film di  Tarkovskij "Nostalghia"

Berezovskij era stato un musicista molto precoce, che nonostante la condizione servile venne inviato in Italia dal principe Potëmkin per seguire i corsi dell’Accademia musicale di Bologna. In Italia, Berezovskij divenne ben presto famoso per le sue numerose composizioni, ma Potëmkin nel 1774 gli ordinò di rientrare in patria per fondarvi un conservatorio. Ritornato quindi a vivere in Russia, dove si sarebbe innamorato di una giovane attrice, come lui di condizioni servili, Berezovskij divenne in breve tempo un alcolizzato e nel 1777 si tolse la vita, in quanto il padrone della ragazza, essendo geloso di lui, l’avrebbe violentata e fatta deportare in Siberia.

lunedì 18 febbraio 2019

Gracias a la vida

Iniziando a leggere il libro di Manuel Vila "In tutto c'è stata bellezza" si incontrano in epigrafe questi versi:
Versi che fanno parte di una canzone di Violeta Parra (sotto c'è la mia quasi personale traduzione).
Cercando ho trovato anche una bella pagina web che ne parla e in cui si trovano i video della canzone cantata in varie lingue.

Grazie alla vita, che mi ha dato tanto.
Mi ha dato il riso e mi ha dato il pianto.
Così distinguo la fortuna dalle disgrazie,
i due materiali che formano il mio canto,
e il vostro canto, che è lo stesso canto
e il canto di tutti, che è il mio proprio canto.

VIOLETA PARRA

domenica 17 febbraio 2019

Elena Ferrante - L'Amica geniale


Edizione completa

Grande opere di una grande scrittrice da leggere, rileggere, da ascoltare in audiolibro e adesso da vedere nella serie TV.

Gavino Ledda - Padre padrone



Testo duro, sconvolgente, poetico... Una umanità priva di sentimenti, una speranza di riscatto. Un testo che lascia il segno. 

(da una recensione su IBS.it )

giovedì 14 febbraio 2019

Ciò che mi piace di te

Cortazar

Giuseppe Berto - Il male oscuro

Questo è un libro che mi è piaciuto molto per quanto sia, con il suo flusso di coscienza, strano, particolare, quasi da capogiro.

Annotazione sul Gatsby

(questo post va letto in PDF)

Pensiero di Pier del giorno

L'amore è tutto. E può diventare niente, macerie su macerie, e come una fenice risorgere dalle proprie ceneri. Perché senza amore siamo nulla.

Si ritorna qui

Dopo un anno di Pierbusa.it (codificato a mano) torno in blogger perché effettivamente la libertà assoluta è bella ma anche faticosa.
Ripendo a pubblicare in questo spazio, pur lasciando Pierbusa.it attivo.